Lara è una ragazza di sedici anni che abita in un paesino della Garfagnana. A parte alcune discussioni con sua mamma, che la critica perché è diventata vegetariana, la sua vita scorre tranquilla fra il liceo artistico, le amiche, ragazzi più o meno interessanti.
Un giorno però inizia ad avere degli strani disturbi: all’improvviso si sente mancare l’aria, percepisce odori nauseabondi, arriva persino a perdere i sensi. I suoi sono semplici attacchi di panico, come sembrano pensare tutti?
La realtà è molto più complicata, ed è la stessa Lara ad accorgersene quando i suoi sogni, in cui corre nei boschi sotto forma di lupo, diventano tanto realistici da convincerla che… sono la realtà. La ragazza viene così in contatto con la sua seconda natura: quella di licantropo, che la porta a trasformarsi durante la notte in un animale assetato di sangue.
Per fortuna Lara non è sola ad affrontare quella che all’inizio le sembra una crudele maledizione: un ragazzo nuovo del paese, Federico, le fa capire che non è l’unica a portare questa pesante eredità e, assieme a suo nonno, le insegna a gestire la sua nuova natura, raccontandole la storia centenaria di una razza sempre odiata dagli esseri umani.
Lara si trova ben presto a combattere con il pregiudizio e la diffidenza dei compaesani, mentre nello stesso tempo deve imparare a gestire i suoi istinti, che la conducono inesorabilmente verso la carne umana. E quando sembra aver trovato un suo equilibrio, la morte di una sua amica, uccisa proprio da un mannaro, rimette tutto in discussione.