A distanza di quasi venticinque anni dalla dipartita di Claudio Oliva/Corim (6 maggio 1996), vede la luce questo libro/testimonianza nel quale lui stesso si racconta in un dialogo avvenuto un anno prima della sua morte ‘annunciata’. Aveva quarant’anni.
“Non ti racconterò la mia storia come ho fatto in altre occasioni – confida Corim – … alla sera della vita, quando il rigoglio sembra svanire, appare ciò che è più essenziale”.
E l’essenziale è ciò che queste pagine testimoniano: l’esito luminoso di una vita spesa per Dio, per la causa dell’unità, tra le fila del Movimento dei Focolari, fondato a Trento da Chiara Lubich di cui si è appena concluso il centenario della nascita (1920 – 2020).
Queste pagine sono anche un tributo a Chiara, al suo carisma, che ha avviato tanti al santo viaggio della vita. E così, insieme ad alcune testimonianze di chi ha conosciuto Corim da vicino, prende la parola Chiara stessa che ha visto in lui un cristiano che “… si è allenato ed è diventato un atleta, una persona compiuta, realizzata” nella tipica via di una “spiritualità collettiva”, di comunione, ‘in cordata’ appunto.